Squadra vincente non si cambia…
Ancora una riuscita azione di recupero in collaborazione con la Polizia Provinciale e la Guardia Costiera Ausiliaria Lago d’Iseo.
Il ritrovo è al covo per le ore 13:30. Sul furgone sono già stipati bibo, stages, scooters e bombolini che Ferru ha provveduto a riempire alla mattina. Carichiamo le ceste ed il materiale necessario e partiamo verso Tavernola dove ci attende oltre che Wally anche la GCA e la Polizia Provinciale. Mentre attendiamo al semaforo ci raggiunge sfrecciando sulla moto anche Tiziano che oggi starà in superficie a causa di un impegno che lo costringe a lasciarci prima della nostra riemersione. Arriviamo finalmente al parcheggio dei Carabinieri e parcheggiamo al posto che Wally ci ha provvidamente occupato. Scarichiamo dal furgone i bibo ed i rebs mentre ci raggiungono gli equipaggi di superficie che hanno attraccato i loro mezzi poco oltre il parcheggio.
Ci si riunisce per un rapido briefing durante il quale si concorda la sequenza delle operazioni, la composizione ed il compito delle squadre in acqua e di superficie. Alla fine della discussione si decide che Ando e Tato scenderanno per primi per individuare la rete. Una volta raggiunta la rete spareranno in superficie un SBM ad indicare la verticale del punto in cui la squadra due (Ferruccio e Wally67) scenderanno con una prima cima, seguiti due minuti dopo dalla squadra 3 (Fabri e Red1) con una seconda cima. Dopo aver sparato il pallone ed in attesa dell’arrivo delle squadre Tato taglierà la rete nel punto in cui l’abbiamo lasciata sollevata durante le precedenti immersioni e predisporrà due asole pronte per essere collegate ai moschettoni ai capi delle cime della squadra 2 e 3.Mentre terminiamo i controlli pre-dive ai reb sentiamo una gentile imprecazione di Ferruccio che ci preannuncia un problema. Purtroppo è un virus che ci sta contagiANDO pericolosamente: Ferru non ha portato le pinne e con l’aplomb di un perfetto lord inglese inizia a svestirsi mentre riprogrammiamo l’intervento. Durante la nuova discussione Wally decide di preferire la permanenza in superficie e presta, con atto di grande magnanimità, le pinne a Ferru. Il piano è simile al precedente, con la differenza che ora la squadra tre si unisce alla due, rimasta ‘zoppa’. Scenderanno con due cime contemporaneamente tenendosi a debita distanza. La cosa non ci entusiasma ma non c’è altro da fare. Ci raccomandiamo con gli equipaggi di superficie di collaborare mentre fileranno la cima alle squadre in discesa,tenendo le barche diametralmente opposte alla verticale segnalata dall’SMB. I team 2 e 3 saltano in acqua mentre il team1 termina il pre-dive.
Dopo pochi minuti il team1 entra in acqua e dopo il consueto GUE-EDGE ci si saluta e ci si da appuntamento 50 metri più sotto. La visibilità è quella che ci accompagna da diversi mesi (scarsa), ma alla quale non ci si abitua mai. Pochi metri in una sospensione che rende fastidiosa la discesa lungo un fondale che ha una morfologia insolita. In alcuni punti, tra i 20 ed i 35 metri sembra addirittura risalire leggermente. Il team1 raggiunge i 54 metri ed inizia la scooterata verso sud sino ad incrociare la rete che individua dopo qualche minuto di navigazione. Trova il punto in cui tagliare la rete e si appresta a lanciare il pallone di segnalazione. Purtroppo il reel si è incasinato e nessuno se n’era accorto in superficie per cui Ando perde qualche minuto a sistemarlo prima di passarlo a Tato che lo collega al pallone.Tato si leva il BOV di bocca e gonfia il pallone, lanciandolo e lasciando che Ando fili la sagola. Mentre Ando segue lo svolgersi del reel, Tato raggiunge la rete e la taglia, lasciando il sacchetto che la reggeva collegato alla parte che lascia libera. Forma un’asola e la passa al povero Ando che già tiene scooter e reel. Mentre Tato va alla ricerca dell’altro capo libero il Team 2 raggiunge Ando e in pochi attimi collega la cima all’asola sulla rete. Quando arriva il team2, Tato porge l’altro capo della rete già pronto per ricevere il moschettone ed in pochi attimi siamo pronti per allontanarci dalla rete, consci che, appena la rete salira’ verso la sperficie la visibilità si azzererà completamente…Tato raggiunge la rete e la taglia, lasciando il sacchetto che la reggeva collegato alla parte che lascia libera. Forma un’asola e la passa al povero Ando che già tiene scooter e reel. Mentre Tato va alla ricerca dell’altro capo libero il Team 2 raggiunge Ando e in pochi attimi collega la cima all’asola sulla rete. Quando arriva il team2, Tato porge l’altro capo della rete già pronto per ricevere il moschettone ed in pochi attimi siamo pronti per allontanarci dalla rete, consci che, appena la rete salira’ verso la sperficie la visibilità si azzererà completamente…Tato raggiunge la rete e la taglia, lasciando il sacchetto che la reggeva collegato alla parte che lascia libera. Forma un’asola e la passa al povero Ando che già tiene scooter e reel. Mentre Tato va alla ricerca dell’altro capo libero il Team 2 raggiunge Ando e in pochi attimi collega la cima all’asola sulla rete. Quando arriva il team2, Tato porge l’altro capo della rete già pronto per ricevere il moschettone ed in pochi attimi siamo pronti per allontanarci dalla rete, consci che, appena la rete salira’ verso la sperficie la visibilità si azzererà completamente…altro capo libero il Team 2 raggiunge Ando e in pochi attimi collega la cima all’asola sulla rete. Quando arriva il team2, Tato porge l’altro capo della rete già pronto per ricevere il moschettone ed in pochi attimi siamo pronti per allontanarci dalla rete, consci che, appena la rete salira’ verso la sperficie la visibilità si azzererà completamente…altro capo libero il Team 2 raggiunge Ando e in pochi attimi collega la cima all’asola sulla rete. Quando arriva il team2, Tato porge l’altro capo della rete già pronto per ricevere il moschettone ed in pochi attimi siamo pronti per allontanarci dalla rete,consci che, appena la rete salira’ verso la sperficie la visibilità si azzererà completamente…
Appena raggiunta una distanza di sicurezza, Red1 passa il pallone a Tato che lo gonfia dopo averlo assicurato alla cima del reel che trattiene l’altro pallone in superficie tramite un doppia luce: i due palloni sono il segnale concordato per l’inizio del tiro della rete. Fatto questo le squadre si dividono come stabilito in precedenza… avendo avuto permanenze diverse in profondità, risalgono secondo profili diversi. Tato e Ando poco dopo si attardano separandosi del resto del gruppo che risale piu’ velocemente.
In superficie intanto il solerte equipaggio della Polizia Provinciale recupera le reti e… sorpresa! Le reti sono due distinte… Si tratta di due reti di circa 70 metri con sigilli diversi. Con molta probabilità si sono intrecciate prima di disperdersi e di appoggiarsi sul fondo. Senza particolari difficoltà le reti raggiungono la superficie e vengono stivate sull’imbarcazione della PP. Tutte le operazioni si svolgono sotto la supervisione e la tutela anche della Guardia Costiera Ausiliaria che ci consente le necessaria tranquillità per operare con la consapevolezza di avere sorveglianza ed assistenza di superficie.
Riemerge per prima la squadra 2 e, dopo una ventina di minuti anche il team 1. Accolta con entusiasmo la notizia di aver acciuffato i proverbiali due piccioni con una fava, ci si cambia e si raggiunge un comodo ristoro dove tenere un de-briefing dell’immersione. Come sempre, conclusa un’avventura se ne pianifica subito un’altra e quindi via a parlare di recuperi e spostamenti che ci vedranno all’opera prossimamente. Un’altra bella giornata spesa nel nostro lago.
Salutiamo Wally e Ferru che se ne tornano per conto loro e ci ritroviamo al covo dove scarichiamo tutte le attrezzature. Ringraziamo la Guardia Costiera Ausiliaria e la Polizia Provinciale per il coordinamento e l’assistenza, senza la quale non potremmo operare sott’acqua con questo tipo di sicurezza.
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RT: 78′
Max. Prof. 55,2 m.
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