Si interrompe momentaneamente il rilievo della “Camuna” a Tavernola, anche a causa della scarsa visibilità che non permette riprese ottimali. Per stare sempre in tema di relitti, si decide di recarsi a Manerba del Garda all’ “Airone”. In questo modo, il “Papi” soddisfa le insistenti richieste dei due “Bimbi” (Steve e Red 1), che non l’hanno ancora visto perché impegnati negli altri sopralluoghi già effettuati sul relitto, nonché la possibilità di effettuare due misure di conforto su quanto già rilevato.
Forti delle esperienze precedenti, fissiamo la partenza dal covo per le 12:00. Presenti Tato, W67, Steve e Red 1. Iniziamo a caricare la solita Ncd Mobile, ed arrivati a metà del carico, Tato conferma che Foxed (nonostante la conferma sul sito presenze) latita, per cui si effettua il cambio di mezzo e ricarichiamo tutto sul nuovo automezzo a 4 posti e per le 12:20 partiamo con direzione Garda. Per buona parte del viaggio si parla della necessità di avere certezze sulle presenze onde ottimizzare al meglio il poco tempo di tutti per organizzare ogni singola immersione. Il viaggio prosegue tranquillo con la relazione di Steve sulla riunione di preparazione per “Fondali Puliti 2014”.(vedi quanto fatto nel 2013)
A causa dell’orario, della fame, ed al poco ritegno di qualcuno, decidiamo di effettuare una “Sosta” nel vero senso della parola. Troviamo un bar dal nome appropriato, e dopo solo 6 panini, un sandwich, quattro caffè, bibite varie e “pit-stop” di primaria necessità, riprendiamo il viaggio. e’ necessario il cambio autista, con uno nuovo, più esperto della zona e soprattutto astemio. In breve tempo raggiungiamo il punto predestinato per la preparazione dell’attrezzatura.
La spiaggetta è veramente bella, ricorda molto il mare ed è molto comoda per lo scarico del materiale e la preparazione di tutto quanto necessario all’immersione. Ci prepariamo velocemente e siamo pronti in acqua in breve tempo. Gue-Edge e via con la testa sott’acqua e pronti alla modalità “wet”. La formazione prevede Tato con Steve davanti e W67 con Red 1 dietro.
Sempre in ricordo delle esperienze precedenti, scooteriamo senza seguire la riva ma puntando dritti verso la parete dell’isola di San Biagio. Il fondo passa da sabbioso a ciottoloso in poco tempo. Resta tale sino a che non ci rendiamo conto di essere in prossimità dell’isola per l’apparire di alcuni massi. Durante la cavalcata, Red 1 resta attardato (probabilmente per l’aerodinamica ancora da migliorare) ed anche per il tentativo di effettuare alcune riprese con la Go-pro; il fido W67 non lo molla un’attimo e la formazione riprende la regolare navigazione. Dopo circa 20 min. appare la parete che ci accompagna sino al pianoro su cui è appoggiato il relitto dell’Airone. Al rallentamento degli scooters, Red 1 ha la sgradevole sorpresa di vedersi galleggiare la Go-pro davanti alla maschera: si è rotto il supporto a cui era agganciata. La recupera velocemente, informa il Tato del problema e questi gli conferma di procedere comunque con le riprese (the show must go on). Il relitto è veramente bello si vede interamente ed in un attimo, Tato, estrae la bindella ed obbliga Steve a non perdersi in quisquiglie, ma a mettersi subito al lavoro con lui, per prendere le misure complete del relitto. Intanto W67 sorveglia Red 1, intento e perso nelle riprese del relitto, ed i forsennati “geometri” intenti nelle misure. Curioso momento quanto si nota la fuoriuscita dell’aria espirata dei vari subacquei in un solo buco sul tetto del relitto, che allarma Red 1 quando lo vede, in quanto molto simile ad una bombola in autoerogazione. Fortunatamente non è quanto paventato e si ritorna alle riprese. Dopo circa 20-25 minuti di filmati e misure, decidiamo di rimetterci in viaggio per il rientro, non prima che Red 1 segnali a Tato delle curiose bollicine che fuoriescono dal proprio guanto “stagno”. Si ricompone la squadra e partiamo tenendoci la parete alla nostra destra.
La parete scorre rapida ma sempre molto scenografica ed affascinante. La percorriamo senza interruzione sino a quando ci rendiamo conto di aver oltrepassato l’isola e quindi puntiamo alla rotta di rientro. Dopo una ventina di minuti raggiungiamo la riva, con W67 e Red 1 leggermente attardati e spostati rispetto a Steve e Tato. Il cielo minaccia pioggia, quindi usciamo velocemente, smontiamo e carichiamo tutto sul mezzo. Ci scambiandoci le prime impressioni a caldo sulla bella immersione, tra cui il braccio destro completamente allagato di Red 1, grazie al gentile prestito della muta “stagna” da parte di Tato che non voleva fargli sentire troppo la mancanza della “foka” in riparazione.
Caricato tutto, in breve tempo raggiungiamo la birreria artigianale della zona, dove, davanti a delle dissetanti birre e patatine calde a go-go, iniziamo la nostra desaturazione in allegria. Ricordiamo i momenti salienti della bella giornata, in cui Red 1 ha fatto quasi più danni del solito Foxed (forse per non far sentire troppo la mancanza dello stesso ??). Il rientro al covo è tranquillo, grazie al nuovo cambio pilota (tre autisti per 180 km. bella media…), ed alle 19:30 possiamo tornarcene soddisfatti a casa.
Bella giornata, bella parete, bel relitto, e come al solito peccato per chi non è potuto esserci.
Buona giornata e felici tuffi a tutti !!!!.
GAS: EAN 32
RT: 84′
Max. Prof. 10,1 m.
Min. Temp. 9,5°C