14/04/2012 – ALLA RICERCA DELLE GUGLIE DI MOREGALLO (LC)
Dalle macchine alle Guglie
Ore 14:00 ritrovo al covo. Prima sorpresa della giornata la badante (Fabri) ha dato buca. Incombe quindi il problema di come caricare il furgone e controllare che il Tato faccia le cose come si deve. Abbiamo incrociato le dita e dopo una partenza alla Fantozzi siamo giunti alle 16:00 a Moregallo. Pioggia a dirotto che però non ha scalfito il nostro entusiasmo, anche grazie all’invenzione da McGyver di Tato che ha provveduto a “creare” una tendina che ci ha permesso di prepararci senza grossi patemi d’animo. Finalmente alle 17 abbondanti riusciamo ad entrare in acqua.
Carichi, entusiasti, elettrizzati per l’avventura che ci aspettava, ecco un altro intoppo: la meravigliosa lampada Giò Sub di Steve non va! Cosa fare? Altri 20 minuti per recuperare un backup. Dopo un controllo meticoloso degli scooter Suez nuovi fiammanti, forniti di autoradio (controllate sempre il livello della batteria), entriamo in acqua. Importante nota da tener conto per chi si avventura in una perlustrazione con gli scooter, è quella di portarsene sempre dietro uno di scorta, utile nel caso di inconvenienti durante l’immersione. Tato si è preso l’onere di trascinarsi dietro la nostra riserva.
Ecco ora un breve riassunto della nostra avventura: – Ad una profondità di 5m concludiamo le ultime regolazioni e i controlli di routine – partenza con direzione le Guglie – Precedono le fila Tato, Steve e w67, subito dopo Foxed e Red1 – Navigazione di circa 40 minuti ad una profondità tra i 10 e 12 m, con visibilità scarsa (ma con la lampada di backup nessun problema) – durante questo tragitto nulla di rilevante da riportare, paesaggio lacustre senza particolari attrazioni. – Sbadatamente seguendo le indicazioni della “bussola”, (probabilmente tenuta al contrario :-)), siamo giunti ad un punto senza contatto sulla costa.
Deducendo che non eravamo sulla retta via siamo riemersi seguendo le procedure di risalita secondo lo standard di sicurezza, che ogni buon subacqueo dovrebbe conoscere. – Condizione del team dopo l’emersione: Tato con i crampi, Red 1 con problemi alla muta stagna. Il resto del team ancora entusiasta e carichi come alla partenza. – Posizione raggiunta dopo l’emersione: Rapanui. Considerando che la posizione prevista delle Guglie era troppo distante per esser raggiunta, e date le condizioni non ottimali in cui ci trovavamo, abbiam deciso di cambiare l’obiettivo e di effettuare un’immersione nei pressi di Rapanui appunto, località nota ai subacquei, che tra un’immersione e l’altra si ferman a mangiare al famoso punto di ristoro Rapanui.
Ovviamente noi non ci siamo fatti distrarre dalla fame e ci siamo dedicati all’immersione, che ci ha riportato al punto di partenza (durata del rientro poco meno di 70 min) – Durante la scooterata di rientro individuiamo una jeep adagiata sul fondale a circa 12m. – A questo punto Foxed fa il tentativo di utilizzare lo scooter di scorta perché temeva una debacle della batteria del suo Suez. Risultato: ora lo scooterone di scorta ha un nome di battaglia “Ciciù de merda!”- Prima di terminare l’ immersione ci portiamo in prossimità del Cristo di Moregallo (croce in acciaio col Cristo sul fondale a 15m) Bello! Ho pregato e sperato nel miracolo! (visto che eran le 19:20 e dovevo esser a casa da mia moglie alle 20:30)
Conclusa l’immersione, e riassettata l’attrezzatura nella furgonetta, sempre sotto il diluvio, abbiamo preso la via di casa. – Arrivo al covo alle ore 21 e dalla moglie alle 21:30 (non ho pregato abbastanza!!!) Anche se l’obiettivo (le famose Guglie) non è stato raggiunto, siamo riusciti a vivere un’immersione piacevole, in piena sicurezza e come sempre divertendoci tutti insieme. Dotazione tecnica per l’immersione (per ciascun subacqueo): – bibo 12+12 caricato con nitrox 32 – stage caricata sempre con nitrox 32 – bombolino con argon – scooter Suez
GAS: EAN 32 (D12 + S80) RT: 38’+68′ Max. Prof. 21,4 m. Min. Temp. 8,5°C Visibilita’: 2 m