Complice un bellissimo pomeriggio soleggiato ci ritroviamo al covo e, una volta stipate le ceste nel furgone di Ferru (la NCDmobile già carica grazie agli sforzi del cardiopaticoTato), si parte con direzione Ponte Oglio, dove ci attende una gradita ospite, già in precedenza nostra compagna d’immersioni
Arriviamo all’uscita di Ponte Oglio e dopo pochi minuti ecco arrivare la C3 di Ilenia. Rapidi saluti, trasbordo dell’attrezzatura sul furgone di Ferru e finalmente ci dirigiamo verso la nostra galleria. Mentre il buon Fabri (oggi S.M. a causa di un forte raffreddore) provvede ad assemblare il gruppo di Tato, quest’ultimo si sbizzarisce con il drone per riprendere dall’alto tutto il team indaffarato nei preparativi.
Ci ritroviamo tutti in acqua per i soliti controlli pre-immersione e ci immergiamo salutando Fabri che attenderà in superficie l’arrivo di Red1 & Wally67. Un rapida attesa di Ferru che fissa la boa e si parte compatti verso nord. La vista del tronco indica che è ora di passare da 15 metri ai 25 alla ricerca della stazione #2 che raggiungiamo in pochi minuti.
Lo scopo di oggi non è quello di effettuare i rilievi per Progetto Baseline ma solo di effettuare un giretto tranquillo sino alla #4. Quindi dopo la stazione 2, puntiamo alla #3 che raggiungiamo dopo pochi minuti di scooter. La visibilità non è fantastica ma non è nemmeno troppo male. Dopo la #3, la parete lascia il posto ad una franata che, l’anno scorso in questo periodo, era visibile sino all’unione delle due pareti, in una vista mozzafiato di un vero e proprio anfiteatro naturale. Raggiungiamo la parete su cui è affisso il marker della #4 e, dopo un cenno d’intesa, scendiamo sino alla massima profondità pianificata. Questa parete scende dai 15 ai 42 verticalmente e spesso con rientranze negative i cui tetti disegnano splendide forme di luci ed ombre sotto l’impietoso fascio delle nostre torce. Raggiungiamo la base della parete dove questa s’incunea in una franata digradante verso profondità maggiori. Tra i massi spuntano numerosi reperti bellici sparsi in tutto il raggio visibile della franata. Dopo un giretto su questa specie di museo, ci dirigiamo come concordato verso nord. Qualche minuto di scooter ci porta sullo scempio di una specie di discarica di ritagli e scarti della lavorazione della gomma che rende uno splendido tratto di costa un immondezzaio angosciante. Gli scarti delle fustelle di quello che probabilmente era una produzione di guarnizioni, rendono, se possibile, ancora più tetra l’immagine che si presenta ai nostri occhi.
Procediamo ancora verso nord intorno ai 47 metri ma ci rendiamo conto di avere perso contatto con la coppia Ferru & Foxed. Un rapido sguardo al computer indica che in ogni caso è ora di rientrare e quindi iniziamo la risalita sino alla quota di switch. Ai 21 passiamo al nitrox e stiamo qualche minuto guardando la parete che sprofonda nel nero. Decidiamo di smaltire la deco mentre rientriamo e seguiamo la risalita che effettua Tato, decoleader dell’immersione. Il rientro è gradevole con una discreta visibilità che ci accompagna sino alla linea che indica il nostro punto di ingresso ed uscita. La boa è ancora lì, e Tato la recupera. Si risale sino ai 6 dove smaltiamo gli ultimi minuti e guadagnamo la superficie un metro alla volta.
Sulla riva ci attendono, oltre a Fabri, anche Red1 e Wally67, completando la presenza del team. Si smonta l’attrezzatura e via di corsa al baretto dove ci riscaldiamo le membra con la gradevole temperatura del locale e gli animi grazie alla reciproca compagnia. La presenza di Ilenia è un piacevole valore aggiunto a questa bella giornata trascorsa insieme. Raggiungiamo l’auto di Ilenia e ci salutiamo promettendoci un’altra immersione tutti insieme.
Link al video dell’immersione: Galleria – 07/02/15
RT: 78′
Max. Prof. 49,5 m.
Min. Temp. 7°C