GUGLIE 09/11/13 – VALMADRERA – MANDELLO DEL LARIO

GUGLIE 09/11/13 – VALMADRERA – MANDELLO DEL LARIO

Guglie Long Ride

Apro il foglio presenze e scopro che questo sabato saremo solo in tre. Io, Foxed e W67. Considerato che il “nostro” Iseo si è trasformato in latte e tale resterà per un altro po’, abbiamo pensato di perlustrare il tratto a sud delle guglie per verificare se alcune voci che aleggiano sul posto sono fondate. Solito ritrovo alle 14:00 al covo dove faccio trovare la NCD mobile del giorno con portascooter sul tetto, scooter già legati e tutto carico. Arriva Foxed seguito da W67 e poco dopo siamo in viaggio per Valmadrera.

Il viaggio è gradevole ed il tempo scorre veloce mentre discorriamo tra di noi. Arriviamo in prossimità dell’arrivo e questa volta, invece che imboccare la galleria che solitamente ci porta alle guglie, teniamo la destra e seguiamo il lago. Poco dopo la strada termina davanti ad un’ inferriata e quindi cerchiamo parcheggio. Lo troviamo davanti all’Hotel bellavista dove una discesina molto comoda ci consente l’accesso al lago. Assembliamo bibo e deco e, con l’ausilio di googlemaps cerchiamo di stimare la distanza da percorrere. Riteniamo che, senza spingere, si tratterà di una scooterata di circa 30 minuti per l’andata. Ci vestiamo e saltiamo in acqua. I soliti controlli e partiamo in una visibilità che, anche se non ottimale, sembra ottima se paragonata a quella trovata recentemente alla nostra galleria. Passiamo sotto un pontile e, per evitare le catenarie scendiamo più fondi. Dopo poco siamo sulla batimetrica di 30 metri, che è la quota di trasferimento che abbiamo concordato. Il fondo passa da fangoso a ghiaioso senza nulla di particolare. Solo la presenza di alcuni massi isolati interrompe la monotonia da paesaggio lunare. Troviamo un piccolo motore fuoribordo e, giusto il tempo di valutarne le condizioni, riprendiamo la nostra cavalcata. Non sentiamo freddo e, stesi sugli scooters, è un piacere farsi trasportare mentre il fondo scorre rapido sotto di noi. Dopo circa una ventina di minuti il fondo muta in una franata prima con massi piccoli e poi sempre più grandi. Incrociamo un paio di reti e mi chiedo se sia consentito calarle così a riva.

Ormai i massi sono davvero grossi e poco dopo si profila quella che sembra una parete ma in realtà è la guglia più interna. Un secondo per orientarci e giù, Naso dello scooter al fondo e in un attimo raggiungiamo la base della guglia più esterna e più alta. Mi trattengo diversi minuti per cercare di filmare con la GoPro, sperando che esca qualcosa di buono, sino a quando Foxed mi richiama all’ordine. In effetti siamo ormai a quasi un’ora di immersione, e la quota consiglia di risalire per evitare troppa deco. Saliamo e cerco di cogliere qualche dettaglio di questo monolite così chiaro e finemente cesellato. In alcuni punti sembra che una spada gigante abbia ferito questo enorme dito con fendenti violenti ma superficiali. Ci sono alcune “spacche” così profonde e il cui lato di roccia esterno è così sottile, da aver timore di romperne i bordi sottili ed affilati solo a guardarli. Chissà come si sono formati…

Le torce disegnano splendidi giochi di luce e le forme articolate della roccia contribuiscono a creare un’atmosfera irreale. Il nero del lago è in contrasto con il candore di questa roccia. Bello! Ci distacchiamo a malincuore e recuperiamo la quota di cambio gas mentre rientriamo. Ai 21 ci disponiamo uno di fronte all’altro ed effettuiamo lo switch. Spendiamo qualche minuto per sistemarci e “chiaccherare”, e riprendiamo la via del ritorno. Terminati i minuti ai 21, risaliamo senza mai interrompere la nostra “crociera” sino a che troviamo i resti di un “vespino” che rapisce la nostra attenzione per qualche secondo. La luce che proviene dalla superficie invece che aumentare diminuisce, ricordandoci che ormai siamo al crepuscolo.

Giunti ormai ai sei metri, incrociamo diverse cime e catene mentre passiamo sotto ai pontili che stimo non essere quelli in prossimità del punto da cui siamo partiti. Infatti proseguiamo sino a che non ne troviamo un altro e, terminata la deco, riemergiamo proprio di fronte al punto d’ingresso alla luce dei lampioni. Usciamo dall’acqua e Foxed provvede ad espletare un bisogno fisiologico urgente (lo vedi a non usare la p-valve? Sorridente).

Smontiamo e ci svestiamo, commentando felici la scooterata. Tutti e tre concordiamo che sia meglio entrare da qui piuttosto che farci la discesa del torrente da cui solitamente raggiungiamo le guglie. Siamo ben oltre le 18:00 e rinunciamo alla solita birretta e torniamo direttamente al covo. Una bella giornata spesa bene. Ci riproponiamo di rifare lo stesso giro ma a una quota più fonda e forse più promettente.

GAS: TMX 18/45 – EAN 50
RT: 84′
Max. Prof. 52,1 m.
Min. Temp. 9°C

Coord. N 45.863607 E 9.365908 Valmadrera – N 45°  52′ 20.6” E 9° 21′ 30.9” Mandello del Lario

TATO