Da marzo 2016 N.C.D. è orgogliosa di far ufficialmente parte di un nuovo progetto di respiro internazionale che si occupa di conservazione degli ambienti acquatici: GHOST DIVING.
Referenti all’interno del gruppo per il progetto dal 2024 sono:
Il problema è ciò che gli attrezzi da pesca fanno quando sono stati persi o abbandonati. Immaginate una rete da pesca che vaga e si aggrappa ad una scogliera o un relitto che viene abbracciato da una rete a strascico di un peschereccio. Reti, lenze, nasse o qualsiasi aggeggio artificiale progettato per la cattura di organismi marini che viene perso viene considerato come Ghostfishing o “pesca fantasma” proprio perché questi attrezzi continuano a catturare prede senza che nessuno sfrutti questa pesca, e questo problema sta interessando i già esauriti stock ittici commerciali. Il pesce catturato muore e, a sua volta diventa l’esca per attirare altro pesce che verrà catturato in quella stessa rete, creando così un circolo vizioso.
La questione della “pesca fantasma” è stata portata all’attenzione del mondo durante la 16° sessione del Comitato della FAO per la pesca nel mese di aprile 1985. A seguito del dibattito a COFI (Commissione per la Pesca), il Segretariato FAO ha pubblicato un studio approfondito del problema. La perdita di attrezzi da pesca è tra i più grandi assassini nei nostri oceani, e non solo a causa del loro numero. Letteralmente centinaia di chilometri di reti e lenze si perdono ogni anno a causa della natura dei nuovi materiali utilizzati per la produzione di questi tipi di attrezzi, che possono e manterranno la pesca per più decenni, forse anche per diversi secoli.