Anche quest’anno, come ormai da quella che sembra essere diventata una tradizione, siamo andati alla Draga per chiudere quest’anno di attività. Ritrovo al covo alle ore 8:00, ora insolita ma perfetta per conciliare impegni subacquei e mondani; la NCD mobile è già pronta e, scambiati i saluti, si parte con direzione Garda. Arrivati in prossimità del lago gli scorci che s’intravedono dalla strada mostrano la superficie che da perfettamente calma in zona Salò, s’increspa sempre più sino a diventare davvero incazzata quando arriviamo al piccolo porticciolo. Onde stile mare mosso s’infrangono rumorosamente sulla spiaggia, spumeggiando contro il molo. Sembra un annuncio di pessima visibilità…
Montiamo le attrezzature e occupiamo la piccola spiaggetta con scooters, stages e bibo. Tato pesta un piccolo “regalino” lasciato da qualche sconosciuto generoso ma… se dicono che porti fortuna, perchè bestemmia così ?!?. Un vento fastidioso ci accompagna durante la vestizione ma in poco tempo siamo radunati per quello che avrebbe dovuto essere un Gue-Edge all’asciutto. Invece il frettoloso Ferru è già in acqua, stage e scooter già a posto e così anche il resto del gruppo salta in acqua per i controlli reciproci.
Come pensavamo l’acqua è torbidissima e le onde sono davvero fastidiose, al punto da rendere complicato mettersi le pinne mentre si regge stage e scooter. Dopo qualche minuto di lotta con il lago, finalmente bubbles check, soliti controlli e giù. Sino ai 9 metri l’acqua è torbida, ma intorno ai 10 metri migliora. Un ok ed iniziamo a scooterare e abbiamo la bella sorpresa di trovare poco dopo una visibilità nettamente migliore. Dai 12 metri risaliamo verso ai 6 e navighiamo tranquillamente per circa 13′ sino a che, un cenno d’intesa tra Tato e Ferru indica che è il momento di scendere.
Non incontriamo termoclino, e dopo nemmeno un minuto la sagoma inconfondibile della draga coricata su un fianco prende forma sino ad apparire nella sua interezza. Non c’è molta luce ma l’acqua è pulita ed il relitto si apprezza interamente con un solo colpo d’occhio. Ormai il posto è famigliare ed ognuno inizia a scorrazzare dentro e fuori come meglio gli aggrada, avendo cura di tenere d’occhio i rispettivi compagni.
Tato filma le esibizioni del resto del gruppo, ed i minuti passano senza nemmeno accorgersene. Improvvisamente uno sbandierare di torcia ci avverte che qualcosa non va. Accorriamo rapidamente e troviamo Foxed con lo scooter a manetta piantato contro il relitto. Se non fosse che sta armeggiando come un dannato intorno allo scooter, conoscendolo, potremmo pensare che abbia intenzione di spostare un pò più giù il relitto, ma poi ci rendiamo conto che il suo scooter è rimasto bloccato acceso.
Nemmeno il tempo di allungare una mano per aiutarlo e Foxed spegne lo scooter; che da un controllo, dopo aver forzato a riposo il grilletto, sembra ok. Il tempo pianificato è terminato e, richiamato il gruppo, Tato inizia la risalita. Ai 21 tutti switchano in sincronia mirabile passando al nitrox 50 e mentre ci si fa qualche scherzo la risalita continua sino ai 9 metri. Considerata la visibilità più che accettabile si decide di terminare la deco scooterando in direzione del rientro. Dopo una quindicina di minuti arriviamo in prossimità del porticciolo e riemergiamo tra le onde. Lottiamo nuovamento con il lago per riportare a secco tutta l’attrezzatura ma, nel giro di un quarto d’ora tutto il materiale è piazzato un pò alla rinfusa, intorno al furgone. Ci si cambia e si carica tutto mentre il povero Tato, vittima di capogiri, viene fatto vittima delle peggiori ipotesi. Una volta caricato tutto si parte in cerca di un posto in cui sedare la fame che ci attanaglia e, dopo due tentativi infruttuosi, finalmente troviamo “Ca de’ Manni” aperto. Un buon pranzo bagnato da un pò di birra ci rifocilla. Un caffè e siamo tutti in macchina verso il covo. Raggiunto il nostro disordinatissimo garage, scarichiamo tutto e, dopo i doverosi abbracci e qualche lacrimuccia, ci auguriamo un buon anno e… tutti a casa per festeggiare con le famiglie.
GAS: 21/35 EAN50
RT: 79′
Max. Prof. 46,2 m.
Min. Temp. 10,1°C